Presto il passaporto vaccinale per partire in sicurezza

Entro tre mesi è previsto lo sviluppo di un certificato elettronico Covid, per tracciare l’avvenuta vaccinazione, la negatività ai test o l’immunità, se si ha già contratto il virus, dei cittadini europei. È ciò che spiega la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, dopo un incontro di giovedì pomeriggio.

L’obiettivo è quello di creare un database comune della condizione dei paesi membri e, allo stesso tempo, permettere la ripresa in sicurezza degli spostamenti nell’area Schengen in vista della stagione estiva.

Il progetto è guidato anche da ragioni politiche. Prendendo una decisione comunitaria, si vuole impedire che ogni Stato agisca unilateralmente, evitando la confusione in cui più volte siamo caduti negli ultimi mesi.

Un accordo preciso sulla regolamentazione del passaporto vaccinale resta però ancora da trovare. In particolare si vuole evitare che il certificato acquisisca carattere discriminatorio, dato che alcune categorie dovranno attendere più di altre, prima di potersi vaccinare.

Per questo motivo, l’intento è quello di creare una sorta di corsia preferenziale che consenta di aggirare i vincoli della quarantena e dei test obbligatori, senza vietare a coloro che non ne sono in possesso di partire.

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Articolo di Francesca Maltese